La figura dello psicologo è stata per anni demonizzata dall’opinione pubblica, in quanto vittima di pregiudizi e visioni stereotipate. Se lo specialista in sè veniva chiamato con l’accezione negativa di “strizzacervelli”, immaginato come una figura mistica capace di entrare nella mente delle persone, i pazienti venivano considerati come dei “pazzi”.
Fortunatamente, negli ultimi anni, si è rivalutato questo scenario, evidenziando il benessere che ognuno può ottenere da un consulto con uno psicologo senza dover preoccuparsi dell’idea che altre persone potrebbero farsi in merito.
Farsi aiutare da un professionista non è un segno di debolezza, tutt’altro: spesso, coloro che soffrono di disturbi di particolare gravità, pensano di non aver alcun problema nella socialità e nel rapporto con se stessi e per questo evitano qualsiasi contatto con chi li può mettere di fronte alle difficoltà che si stanno attraversando in un determinato periodo.
Molti considerano la psicologia una scienza astratta, alcuni addirittura come una “religione” a cui stentano a credere: ebbene, invece non c’è niente di più concreto di parlare della propria vita, perché citando Freud, principe della psicoanalisi, “La mente influenza il corpo e il corpo influenza la mente”. La correlazione è immediata.
Ma quando ricercare l’aiuto di un professionista? Non esiste risposta più semplice.
Capita nella vita di tutti i giorni di passare dei momenti bui, complicati. Siamo sempre capaci di andare oltre queste difficoltà? Purtroppo no. Ebbene, quando disagi di questo tipo, da un punto di vista psichico, limitano la nostra vita di tutti i giorni e le nostre relazione interpersonali la scelta più corretta è rivolgersi ad uno specialista della materia.
Molti ricorrono all’aiuto di uno psicologo poiché vivono stati di depressione, di ansia o di profonda tristezza interiore e quindi necessitano di un sostegno per impugnare nuovamente la propria vita, per rialzarsi dopo una caduta morale. Non meno raro ècercare l’aiuto di un professionista a seguito di un “lutto” al fine di elaborarlo, in particolare quando a lasciarci è una persona a noi cara. Spesso è corretto rivolgersi ad uno psicologo a seguito di un abbandono, di una separazione o al termine di una profonda relazione, che sia amorosa o anche soltanto di amicizia.
Psicologa ad Afragola: a chi rivolgersi
Sul territorio di Afragola la persona giusta a cui rivolgersi è sicuramente la dottoressa Marilena Setola. Con la sua profonda esperienza nell’ambito dello studio della mente e della psicologia, la dottoressa Setola può fornire supporto in svariati ambiti del suo settore: trattamento dei disturbi d’ansia, fobie, attacchi di panico, gestione dello stress, disturbi depressivi, difficoltà relazionali ed emotive e problemi di autostima. A causa delle visioni stereotipate spesso si tende a tergiversare, a sottovalutare e prendere sottogamba queste problematiche, soprattutto in seguito ad eventi che ci hanno particolarmente scosso emotivamente. Ma questa è la scelta più errata che si possa fare. A prescindere dalla frequenza, che sia saltuaria, sporadica o più ricorrente, il sopraggiungere di questi disturbi psicopatologici impatta in maniera estremamente negativa sulla vita quotidiana della persona: limitazioni personali, difficoltà a raggiungere i propri obiettivi, i traguardi che durante il nostro percorso di vita ci siamo posti, isolamento dai nostri cari e dalla socialità, sono le conseguenze principali derivanti dall’incapacità di affrontare e superare questi particolari disagi.
Con la sua professionalità, la dottoressa Marilena Setola riuscirà insieme al paziente ad individuare da cosa nascono queste problematiche attraverso un sincero dialogo. Lo scopo? Ripristinare al 100% il benessere nella vita quotidiana, arrivando ad una consapevolezza di se stessi che ci aiuterà a superare tutte le normali difficoltà a cui la vita ci sottopone. Qualsiasi sia il problema, non tentennare: rivolgiti ad uno specialista, rivolgiti a chi può veramente aiutarti. Ad Afragola, la psicologa Marilena Setola.