Sigillature REI a Milano: guida operativa per progettisti, imprese e facility manager
Le sigillature REI a Milano sono un tassello tecnico che incide su progettazione, cantierizzazione e gestione dell’edificio. Non basta chiudere un varco: serve coerenza tra disegno, prodotto e posa, in linea con il Codice di prevenzione incendi e con le prove secondo EN 1366 ed EN 13501-2. In questo articolo trovi un percorso operativo per ridurre errori in fase di progetto e installazione, con indicazioni su verifiche, documenti e manutenzione nel tempo. L’obiettivo è aiutare chi opera su compartimentazioni e attraversamenti impiantistici a costruire una filiera tracciabile e verificabile, dal capitolato al registro dei controlli. Perché le ispezioni arrivano sempre: meglio arrivarci preparati, con decisioni tecniche documentate e un piano di manutenzione ripetibile.
Che cosa sono le sigillature REI e perché contano. Ogni varco su una partizione resistente al fuoco (parete o solaio) modifica la compartimentazione antincendio. La sigillatura REI ripristina, per quella zona, le prestazioni di resistenza al fuoco richieste dal progetto. Non è un prodotto generico: è un sistema provato secondo EN 1366-3/-4 e classificato EN 13501-2 in funzione di supporto, servizio attraversato, giunto e gioco anulare. Il Codice di prevenzione incendi (DM 3 agosto 2015 e RTV applicabili) richiede coerenza tra soluzione progettuale, documentazione di prova/DoP e condizioni reali in cantiere. Errori tipici: scelta di un kit non provato sullo stesso supporto, uso di schiume non certificate, assenza di etichettatura, mancata tracciabilità fotografica e disallineamento tra disegni e posa.
Consigli pratici per progetto, posa e verifiche. Parti da una mappatura degli attraversamenti (diametri, materiali, densità impianti, giunti). Inserisci in capitolato soluzioni con abachi provati, tolleranze e limiti d’uso. Definisci il montaggio sistemi a secco e i dettagli dei punti critici (giunti bordo, nodi parete-solaio, staffaggi). In cantiere: • prepara i fori con bordi puliti; • rispetta le profondità e i rapporti sezione/prodotto indicati in rapporto di prova/ETA; • per tubazioni combustibili adotta collari intumescenti o manicotti provati; • per cavi/ passerelle usa pannelli e mastici intumescenti compatibili; • sigla ogni sigillatura con etichetta e ID univoco; • fotografa fasi e fine posa; • aggiorna elaborati as-built e registro per la manutenzione sigillature REI. Prima della consegna, esegui un audit interno a campione con check su marcature, DoP, certificazioni installatore e coerenza dei materiali impiegati.
Milano: cosa cambia nel contesto locale. Nei cantieri del terziario e sanitario la densità impiantistica è alta e le varianti sono frequenti. Serve un flusso chiaro tra progettista, impiantista e installatore per non perdere la classe EI delle partizioni. Il Comando VVF di Milano richiede, in sede di SCIA antincendio, una documentazione ordinata: relazioni tecniche, schede prodotto, disegni aggiornati e tracciabilità degli interventi. Integra nel piano di manutenzione ispezioni periodiche, soprattutto in aree con modifiche impianti (CED, cavedi, controsoffitti), e abbina sigillature a barriere antifumo dove previsto. Per approfondire casistiche, dettagli di posa e coordinamento con le partizioni a secco, Moris srl propone un utile approfondimento su montaggio sistemi a secco e sigillature REI a Milano con esempi applicativi e riferimenti normativi.
Le sigillature REI efficaci nascono da un progetto chiaro, da prodotti provati per lo specifico supporto e da una posa tracciabile, seguita da manutenzione periodica. A Milano questo approccio riduce rilavorazioni e semplifica SCIA e rinnovi CPI. Rivedi capitolati, abachi e responsabilità di filiera, pianifica verifiche e aggiorna il registro impianti. Se hai dubbi su casi particolari o su integrazioni con le partizioni a secco, valuta un confronto tecnico con uno specialista del settore.