Sei alla ricerca di un professionista nella stesura di copioni teatrali? Rivolgiti allo scrittore siciliano Rocco Chinnici. Storie coinvolgenti e dialoghi graffianti, questi i punti di forza di una scrittura, quella di Chinnici, da portare in scena per assicurarsi il successo del pubblico e anche della critica.
Nato a Belmonte Mezzagno, a ridosso di Palermo, nel ‘47, Chinnici inizia da giovanissimo a scrivere poesie. Le sue doti spiccate emergono sia nei componimenti in italiano, sia in quelli scritti in vernacolo. Ma non è solo questione di stile: le sue poesie prima, e i suoi copioni teatrali poi, si fanno strada per i temi che affrontano. Il forte impegno sociale che fa da sfondo a storie anche apparentemente leggere è il tratto più caratteristico della sua scrittura. Un teatro che intrattiene, a volte fa ridere, ma che offre sempre spunti di intelligente riflessione sulla società che ci circonda e sul mondo che stiamo costuendo. L’impegno per il sociale non traspare solo dai suoi racconti e dai suoi copioni teatrali, ma anche dal lavoro intenso svolto con i bambini del suo paese e soprattutto con i disabili.
Il suo teatro ha lasciato presto la Sicilia per essere portato in scena in varie località italiane.
POESIA E TEATRO: UNA VITA DI SUCCESSI
Numerosi i premi che Chinnici ha ricevuto nel corso della sua non breve carriera, che ha interessato la critica italiana da Nord a Sud e non solo nella sua Sicilia, terra digrandi talenti.
Meritevole della medaglia del Presidente della Repubblica per il primo posto assegnatogli in ben due edizioni del concorso nazionale “Torneo Applausi”, Chinnici ha all’attivo la composizione di circa trenta opere teatrali, tra drammi e commedie.
Il grande talento dello scrittore siciliano consiste anche nella capacità di adattare i suoi copioni teatrali alle diverse esigenze delle compagnie che a lui si rivolgono.
Ogni suo scritto, in italiano o in dialetto siciliano, lascia trasparire il suo grande amore per il teatro, di cui è stato grande spettatore prima di diventarne protagonista.
